Relazioni Trimestrali
Carmignac Emergents: Lettera dei Gestori
Cosa è accaduto sui mercati emergenti durante il secondo trimestre del 2021?
Il mercato azionario cinese ha subìto un tracollo che non era in alcun modo correlato agli indicatori economici del paese. Questi ultimi indicano ancora una crescita elevata, anche se le politiche monetarie e fiscali di Pechino sono più rigorose rispetto a quelle delle principali aree economiche mondiali. A nostro avviso, la Cina è la patria dell’economia gestita in modo più efficiente a livello globale in quest’anno di ripresa. L’inflazione è bassa, il surplus della bilancia dei pagamenti è in crescita, e la Banca Centrale dispone di sufficiente margine d’azione per immettere liquidità sul mercato al fine di mantenere l’economia dinamica ogni qualvolta necessario.
Il crollo del mercato azionario è piuttosto riconducibile alle iniziative statali. Per salvaguardare i consumatori, il Governo cinese ha esercitato notevoli pressioni su molte aziende quotate del paese, per presunte violazioni della legge antitrust. Le prime aziende nel mirino sono state ovviamente i principali colossi tecnologici apparsi come i vincitori indiscussi della rivoluzione tecnologica in atto, ovvero i concorrenti locali dei GAFAM come Tencent, Alibaba, Meituan e Pinduoduo. Obiettivo della repressione sono state anche le società di formazione scolastica del settore privato, accusate da Pechino di applicare tasse scolastiche eccessivamente alte. Inoltre verso la fine del trimestre, il Governo ha attuato ritorsioni contro Didi, l’equivalente cinese di Uber, per aver osato quotarsi a New York, mentre le autorità avevano caldeggiato la quotazione a Hong Kong. La punizione è giunta sotto forma di un’indagine sulla sicurezza informatica in nome della privacy degli utenti pochi giorni dopo l’IPO di Didi. Questi vari interventi hanno innescato un ampio sell-off sui mercati azionari cinesi, rivelatosi penalizzante per il nostro portafoglio, nonostante nessuno dei titoli che deteniamo sia stato direttamente colpito dalle ultime misure.
Correzioni apportate al portafoglio e posizionamento attuale
Focus sui beneficiari della rivoluzione digitale e delle tendenze demografiche a lungo termine
Dal recente crollo del mercato, si sono presentate grandi opportunità di investimento a prezzi che ormai sono molto interessanti. Abbiamo approfittato del sell-off per rafforzare posizioni specifiche come VIP Shop, che veniva scambiato a un multiplo del rapporto P/E eccessivamente basso (7 volte l’EBITDA1 dell’azienda) e JOYY, ceduto a un prezzo che apparentemente non teneva affatto conto dell’attività Bigo Live della società nel Sud-Est asiatico, che a nostro avviso rappresenta quasi la metà del valore di JOYY. Abbiamo inoltre aperto una posizione in New Oriental Education dopo il calo del 60% della quotazione azionaria di questa società. Abbiamo ritenuto che si trattasse di un crollo immotivato per un’azienda che vanta un bilancio estremamente solido, dopo aver raccolto grandi quantità di capitali attraverso la sua quotazione secondaria a Hong Kong.
In un’altra area asiatica, abbiamo acquisito una partecipazione nella società giapponese Tokyo Electron. Benché il Giappone non sia un mercato emergente, Tokyo Electron guadagna due terzi dei suoi ricavi da clienti appartenenti all’universo emergente, e pertanto ci è sembrata assolutamente adatta all’universo di investimento del Fondo. Da anni deteniamo partecipazioni nel settore dei semiconduttori, che vanta una domanda in costante crescita grazie alla rivoluzione tecnologica in atto. Prevediamo che tale rivoluzione subisca un’accelerazione con l’affermarsi della tecnologia 5G, delle auto a guida autonoma e dell’Internet delle cose. Oltre a questi aspetti positivi sul fronte della domanda, riteniamo che il settore presenti una struttura molto interessante in termini di offerta, caratterizzata da oligopoli fortemente redditizi. L’investimento che privilegiamo nell’ambito dei semiconduttori è ancora Samsung Electronics, un’azienda che vanta una leadership incontrastata nel segmento delle memorie (DRAM e NAND). Detto questo, Tokyo Electron pare essere anche un’ottima posizione per capitalizzare sugli ingenti investimenti pianificati dai produttori, poiché per la sua attività di produzione di celle fotovoltaiche (PV) detiene pressoché il monopolio2. Inoltre, Tokyo Electron è pienamente in linea con il nostro processo di investimento ISR, così come con i requisiti di governance e di gestione del rischio climatico. L’azienda si è prefissata obiettivi estremamente chiari e precisi per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030, e ancora di più entro il 2050. Inoltre con membri indipendenti che rappresentano un terzo del Consiglio di Amministrazione, Tokyo Electron persegue politiche favorevoli agli azionisti, in particolare per quanto riguarda la trasparenza e l’appropriazione di capitale.
Il portafoglio del Fondo è ancora prevalentemente focalizzato sull’Asia (75,8% del patrimonio netto)3 dove la crescita del PIL è superiore e la governance economica è migliore rispetto ad altri mercati emergenti e sviluppati. Si tratta inoltre di un’area geografica che riteniamo offra il più ampio gruppo di aziende innovative tecnologiche e del web. Queste società sono già all’avanguardia nella rivoluzione digitale e sono destinate a restare tali.
Vale inoltre la pena sottolineare che il Fondo presenta un’esposizione geografica diversificata, con ingenti investimenti in America Latina (12,7% del patrimonio netto)3 e in Russia (6,4% del patrimonio netto)3. Entrambe queste aree geografiche presentano surplus della bilancia dei pagamenti e offrono valutazioni interessanti poiché le loro valute hanno subìto un deprezzamento sproporzionato nel 2020, totalmente decorrelato dai prezzi delle materie prime che esportano. Nel corso del secondo trimestre, abbiamo quindi aumentato le nostre partecipazioni nella banca messicana Grupo Banorte e in Hapvida, una società brasiliana di servizi sanitari. Continuiamo a sostenere che il rally dei mercati emergenti sarà più uniforme nel 2021 rispetto al 2020, quando l’Asia era l’unica area geografica a registrare performance positive.
Investimento socialmente responsabile ancora al centro del nostro approccio
Dalla sua costituzione nel 1997, Carmignac Emergents combina quello che consideriamo il nostro DNA sui mercati emergenti dal 1989 con l’impegno a consolidare il nostro status di azienda chiave nell’ambito dell’investimento socialmente responsabile. Unendo queste due aree di competenza, puntiamo a creare valore aggiunto per i nostri investitori, lasciando allo stesso tempo un’impronta positiva sulla società e l’ambiente.
Carmignac Emergents si classifica come Fondo a norma dell’Articolo 8 ai sensi del Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR),4 e ha conseguito la certificazione ISR francese nel 2019 e la certificazione belga Towards Sustainability nel 20205.
Attualmente il portafoglio è incentrato su sei importanti tematiche di investimento socialmente responsabile (ISR) che sono al centro dei nostri processi.
Come illustrato in altro contesto, adottiamo un triplice approccio alla responsabilità sociale:
- Investire in modo selettivo e con convinzione, dando priorità alle tematiche di crescita sostenibile nei settori sotto investiti e nei paesi che presentano fondamentali macroeconomici solidi.
- Investire per ottenere un impatto positivo, privilegiando le società che offrono soluzioni alle sfide ambientali e sociali sui mercati emergenti, e riducendo la nostra impronta di carbonio del 70% rispetto all’indice MSCI Emerging Markets.
- Investire in modo sostenibile integrando coerentemente i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) all’interno delle nostre analisi e decisioni di investimento.
Carmignac Emergents A EUR Acc
2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 |
2024 (YTD) ? Year to date |
|
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Carmignac Emergents A EUR Acc | +5.76 % | +5.15 % | +1.39 % | +18.84 % | -18.60 % | +24.73 % | +44.66 % | -10.73 % | -15.63 % | +9.51 % | +4.76 % |
Indice di riferimento | +11.38 % | -5.23 % | +14.51 % | +20.59 % | -10.27 % | +20.61 % | +8.54 % | +4.86 % | -14.85 % | +6.11 % | +12.59 % |
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3 anni | 5 anni | 10 anni | |
---|---|---|---|
Carmignac Emergents A EUR Acc | -1.92 % | +5.55 % | +4.55 % |
Indice di riferimento | +0.85 % | +4.09 % | +4.88 % |
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Fonte: Carmignac al 29/11/2024
Costi di ingresso : | 4,00% dell'importo pagato al momento della sottoscrizione dell'investimento. Questa è la cifra massima che può essere addebitata. Carmignac Gestion non applica alcuna commissione di sottoscrizione. La persona che vende il prodotto vi informerà del costo effettivo. |
Costi di uscita : | Non addebitiamo una commissione di uscita per questo prodotto. |
Commissioni di gestione e altri costi amministrativi o di esercizio : | 1,50% del valore dell'investimento all'anno. Si tratta di una stima basata sui costi effettivi dell'ultimo anno. |
Commissioni di performance : | 20,00% max. della sovraperformance in caso di performance superiore a quella dell'indice di riferimento da inizio esercizio, a condizione che non si debba ancora recuperare la sottoperformance passata. L'importo effettivo varierà a seconda dell'andamento dell'investimento. La stima dei costi aggregati di cui sopra comprende la media degli ultimi 5 anni, o dalla creazione del prodotto se questo ha meno di 5 anni. |
Costi di transazione : | 0,88% del valore dell'investimento all'anno. Si tratta di una stima dei costi sostenuti per l'acquisto e la vendita degli investimenti sottostanti per il prodotto. L'importo effettivo varierà a seconda dell'importo che viene acquistato e venduto. |
Carmignac Emergents A EUR Acc
Periodo minimo di investimento consigliato
Rischio minimo Rischio massimo
AZIONARIO: Le variazioni del prezzo delle azioni, la cui portata dipende da fattori economici esterni, dal volume dei titoli scambiati e dal livello di capitalizzazione delle società, possono incidere sulla performance del Fondo.
MERCATI EMERGENTI: Le condizioni di funzionamento e di controllo dei mercati "emergenti" possono divergere dagli standard prevalenti nelle grandi borse internazionali e avere implicazioni sulle quotazioni degli strumenti quotati nei quali il Fondo può investire.
CAMBIO: Il rischio di cambio è connesso all'esposizione, mediante investimenti diretti ovvero utilizzando strumenti finanziari derivati, a una valuta diversa da quella di valorizzazione del Fondo.
GESTIONE DISCREZIONALE: Le previsioni sull'andamento dei mercati finanziari formulate dalla società di gestione esercitano un impatto diretto sulla performance del Fondo, che dipende dai titoli selezionati
L'investimento nel Fondo potrebbe comportare un rischio di perdita di capitale.
Fonte: Carmignac, 30/06/2021.
1 Fonte: Bloomberg, CLSA, Bernstein, dati della società, 30/6/2021.
2 Fonte: Bloomberg, CLSA, Gartner, WSTS, Bernstein, dati della società, 30/6/2021.
3 Fonte: Carmignac, 30/6/2021.
4 Il Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari dell’UE (SFDR) 2019/2088 “stabilisce norme armonizzate per la comunicazione di informazioni legate alla sostenibilità relative ai prodotti finanziari”. Per ulteriori informazioni, si invita a consultare la pagina https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2019/2088/oj.
5 Carmignac Emergents ha ottenuto la certificazione ISR francese e quella belga. Si invita a consultare le pagine https://www.lelabelisr.fr/en/; https://www.towardssustainability.be/; https://www.febelfin.be/fr.