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Transizione energetica: agire adesso!
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2%: è il contributo delle energie rinnovabili al sistema energetico mondiale oggi contro l’82% delle energie fossili.
A sei anni dalla ratifica dell’Accordo di Parigi avvenuta nel 2016, le politiche energetiche francese ed europea non sembrano finora essere all’altezza dell’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 (la cosiddetta neutralità carbonica) entro il 2050, che richiederebbe una quota minima di energie rinnovabili nel sistema energetico mondiale del 25%. L’ultimo capitolo della relazione dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) conclude peraltro che al ritmo attuale dovremmo aver esaurito entro il 2028/2030 la quota di gas serra a nostra disposizione se vogliamo limitare il surriscaldamento climatico.
Tuttavia è ancora possibile cambiare le carte in tavola, ma a una sola condizione:
bisogna agire ora.
Il finanziamento è uno dei protagonisti della transizione energetica. Ma le sfide poste dal cambiamento climatico impongono un investimento più inclusivo: investire capitali in società esemplari e negli attori del settore delle energie rinnovabili è una prima parte della soluzione, ma non basta.
Il nostro contributo alla transizione energetica
Per far fronte a questo problema, in Carmignac abbiamo sviluppato un approccio basato su tre pilastri principali, con l’obiettivo di investire negli operatori di mercato più virtuosi e nelle aziende che riteniamo possano esercitare l’impatto maggiore.
Investiamo non solo in provider di energia green, ma anche in aziende che svolgono un ruolo chiave nella transizione energetica, quelle che emettono anidride carbonica, ma che potrebbero giocare un ruolo di primo piano nella decarbonizzazione dell’economia trasformando le loro attività. Infatti, desideriamo avere un impatto effettivo incoraggiando questi importanti operatori a ridurre le loro emissioni di anidride carbonica attraverso attività di engagement e coinvolgendoli nel dialogo. Infine, finanziamo settori che offrono soluzioni innovative, che esercitano un impatto indiretto sulla riduzione di CO2 (società di isolamento edilizio, economie circolari, ecc.).
Il nostro approccio illustrato dagli studi dei casi di investimento
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Investimento responsabile, un fattore chiave per agire
Ad oggi, il settore finanziario appare nettamente come un operatore di primo piano nella transizione ecologica ed energetica, offrendo la soluzione al problema della carenza di finanziamenti per far fronte al cambiamento climatico.
Sebbene Carmignac tenga conto dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) fin dalla sua costituzione, l’accento ora viene posto sull’attività di engagement attraverso il dialogo con le aziende, volto a guidarle verso soluzioni più sostenibili; il nostro obiettivo è in definitiva quello di apportare un contributo positivo all’ambiente e alla società. A tal fine, abbiamo elaborato una specifica politica di engagement con operatori chiave nel processo di transizione, che prevede un rafforzamento degli scambi a cadenza più regolare.
Carmignac Portfolio Climate Transition A EUR Acc
Periodo minimo di investimento consigliato
Rischio minimo Rischio massimo
AZIONARIO: Le variazioni del prezzo delle azioni, la cui portata dipende da fattori economici esterni, dal volume dei titoli scambiati e dal livello di capitalizzazione delle società, possono incidere sulla performance del Fondo.
MATERIE PRIME: La variazione dei prezzi delle materie prime e la volatilità di questo settore possono provocare una diminuzione del valore patrimoniale netto.
CAMBIO: Il rischio di cambio è connesso all'esposizione, mediante investimenti diretti ovvero utilizzando strumenti finanziari derivati, a una valuta diversa da quella di valorizzazione del Fondo.
GESTIONE DISCREZIONALE: Le previsioni sull'andamento dei mercati finanziari formulate dalla società di gestione esercitano un impatto diretto sulla performance del Fondo, che dipende dai titoli selezionati
L'investimento nel Fondo potrebbe comportare un rischio di perdita di capitale.