Flash Note
Il modello di investimento sostenibile di Carmignac nel 2022
Siamo lieti di presentare il nostro Report 2022 sulla Stewardship introdotto dalla prefazione del nostro Chairman e CIO, Edouard Carmignac, che potete leggere qui.
Il 2022 è stato un anno complesso per l’economia mondiale e i mercati finanziari. La guerra in Ucraina, le crescenti tensioni geopolitiche tra oriente e occidente, la crisi energetica in Europa e l’inflazione elevata hanno inevitabilmente modificato la percezione dell’investimento sostenibile e la valutazione degli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) e spinto a una maggiore precisazione delle definizioni e alla politicizzazione del dibattito, in particolare negli Stati Uniti.
Nonostante tutto, rimaniamo convinti che il nostro impegno a includere nei processi di investimento le considerazioni sulla sostenibilità sia fondamentale per gestire in maniera adeguata i rischi e le opportunità insiti negli investimenti. A questo associamo un’azione concreta per esercitare un impatto positivo sull’ambiente e la società, sempre in linea con gli interessi dei nostri investitori. Il 2022 ha dimostrato che è essenziale disporre di un modello sofisticato per l’analisi ESG delle società inserite in portafoglio. Per esempio occorre considerare aspetti quali la soddisfazione dei dipendenti, sappiamo infatti quanto sia difficile fidelizzare i talenti nei periodi di inflazione, il cambiamento climatico e la sicurezza energetica, visto il protrarsi della guerra, o anche i rischi sociali nelle catene di fornitura, tenuto conto delle tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti.
Anche se da un lato il contesto globale ha rallentato in parte la traiettoria dello sviluppo sostenibile, per esempio abbiamo assistito a un ritorno in forza del carbone per produrre energia elettrica in Europa, dall’altro ha anche incoraggiato politiche governative più attente alla sostenibilità e volte a incentivare l’integrazione dei fattori ESG nelle strategie di business delle aziende. Per esempio, l’Inflation Reduction Act varato dal presidente statunitense Joe Biden ha fatto capire in maniera netta come gli Stati Uniti ambiscano al ruolo di leader nello sviluppo delle tecnologie verdi. Nel 2022 hanno subito un impulso anche gli strumenti per finanziare la crescita sostenibile, per esempio l’Unione europea nel corso dell’anno ha proseguito il cammino verso uno European Green Bond Standard (EU GBS), il primo standard di qualità per l’emissione di obbligazioni green.
Le società di asset management si sono molto impegnate a gestire i cambiamenti dettati dal Regolamento dell’Unione europea sull'informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR), che classifica i fondi in base al grado di utilizzo delle informazioni in ambito ESG (fondi “Articolo 6, 8 e 9”), sotto lo sguardo vigile dei regolatori nazionali. Anche per il 2022, più del 90% delle masse gestite (qualificabili) di Carmignac rientra in Fondi Articolo 8, che promuovono caratteristiche sociali e ambientali, e Articolo 9, che perseguono un obiettivo di investimento sostenibile misurabile.
Come spieghiamo nella nostra relazione sulla Stewardship, nel 2022 abbiamo continuato a consolidare il nostro modello di investimento sostenibile e di stewardship.
Sempre nell’interesse dei nostri investitori, e per rispondere alla loro crescente attenzione verso le tematiche ESG e l’investimento sostenibile, abbiamo promosso il lancio del nostro ultimo nato, il Fondo ‘S’ Carmignac Portfolio Human Xperience, che assieme a Carmignac Portfolio Climate Transition (il nostro Fondo ‘E’) e (il nostro Fondo ‘G’) completa la gamma tematica di Carmignac.
Al centro del nostro approccio c’è la trasparenza. Abbiamo creato un calcolatore dei risultati ESG, un tool educativo che permette ai nostri clienti di avere una visione più chiara dell’impatto dei propri investimenti sull’ambiente e la società. Inoltre abbiamo pubblicato la nostra prima relazione allineata alla Taskforce on Climate-related Financial Disclosures (TCFD).
Le azioni che realizziamo nell’interesse degli investitori non si limitano all’inserimento delle valutazioni ESG nel processo decisionale. Siamo anche investitori attivi delle società nelle quali investiamo, l’azionariato attivo è parte integrante e fondamentale della nostra responsabilità fiduciaria.
Nel 2022 abbiamo effettuato 81 azioni di engagement con le società in cui investiamo, abbiamo inoltre esercitato attivamente i nostri diritti di voto esprimendo parere negativo nelle delibere del management almeno una volta nel 55% delle assemblee dei soci alle quali abbiamo partecipato.
Sempre nel 2022 abbiamo stilato la prima guida sui Principi di voto e pubblicato la Guida sulle aspettative ESG rivolta sia alle società nelle quali investiamo sia agli investitori, per spiegare meglio le nostre aspettative sulle tre tematiche ESG al centro della nostra azione: Clima, Responsabilizzazione e Leadership.
Per il 2023 e gli anni a venire abbiamo l’obiettivo di rafforzare l’impegno nell’investimento sostenibile sotto la guida del nostro nuovo responsabile dell’investimento sostenibile: Lloyd McAllister.
Questo è il secondo anno in cui pubblichiamo la relazione sulla Stewardship. Vi invito a leggerla per conoscere i risultati raggiunti nel 2022, una testimonianza della nostra solida convinzione nell’investimento sostenibile.