Flash Note
Ci sono opportunità in Europa?
Le società e i settori europei sono molto spesso trascurati
- Mark Denham, responsabile Azioni Europee
“Siamo abbastanza ottimisti sulle prospettive delle azioni europee, se si guardano le cose da qui a tre anni certo; tuttavia è vero che alcuni fattori potrebbero modificare questo scenario, soprattutto a livello macroeconomico, top-down.
In Europa ci sono preoccupazioni costanti, sull'esito della Brexit, la manovra di bilancio italiana, e su come si risolveranno questi problemi. Qualsiasi tensione tra i paesi europei e l'Unione europea ha un qualche impatto sulla percezione delle azioni europee.
Inoltre ci sono preoccupazioni macroeconomiche a livello mondiale: i dazi imposti da Trump che impatto avranno sul commercio mondiale e sulle società europee? Molte società europee sono in realtà assolutamente internazionali. Saranno penalizzate da questo genere di eventi?
I mercati europei sono in difficoltà solo occasionalmente, e lo constatiamo in una maggiore volatilità del prezzo delle azioni, quando magari ne parlano i media, per esempio riguardo alle relazioni di un paese con il resto dell'Unione europea, come abbiamo visto con l'Italia che ha messo alla prova i suoi limiti di bilancio oppure con i negoziati sulla Brexit. Ma in generale come approccio noi tendiamo a sfruttare questo genere di volatilità per incrementare le nostre posizioni, laddove abbiamo forti convinzioni sull'investment case bottom-up.
Siamo prevalentemente investitori bottom-up e quando un fattore top-down come quelli che ho appena citato determina un prezzo dell'azione temporaneamente più basso, cerchiamo di intercettarlo e di aumentare la posizione per accrescere il rendimento dei portafogli. Credo che in Europa ci siano molte opportunità nel lungo termine, ma un ambito che ci interessa particolarmente in questo momento è quello dei settori più innovativi del mercato tecnologico, i business model di internet e anche il biotech. Credo che quando gli investitori globali pensano a queste tematiche e settori, molto spesso si concentrano esclusivamente, per esempio, sulla west coast degli Stati Uniti, società come Amazon, Apple e i grandi nomi USA o anche asiatici, per esempio in Cina ci sono Tencent e Alibaba, e così via. Ritengo che le società e i settori europei siano molto spesso trascurati. Attualmente ci interessano molto alcuni business model di società del settore internet quotate in Europa, e in particolare alcune società biotech europee. Gli investitori internazionali del settore healthcare tendono a sottostimare l'Europa, ma ritengo che in molti casi questa decisione sia infondata.
Chiaramente la Brexit rimane ancora una grande incertezza. La nostra visione centrale è che da qui a fine marzo prossimo avremo una forma di Brexit "gestita". O arriveremo a fine marzo e capiremo quali saranno le relazioni con l'Unione europea, di qualsiasi tipo esse possano essere, oppure arriveremo a marzo e in una certa misura il processo sarà stato differito, la decisione sarà stata differita o il tipo di relazione da instaurare. Comunque, indipendentemente dallo scenario, credo che per i mercati andrà bene. Credo che se arriviamo a marzo e non c'è un accordo su un'uscita completa dall'Unione europea senza una reale pianificazione o comprensione di quali dovranno essere le relazioni con l'Unione europea questo sarà un problema, ma dovremmo valutare questa probabilità come minoritaria attualmente.”